Road To Belgrade: Serena Capponcelli

A seguito delle convocazioni per gli Euroindoor di Belgrado, oltre alla nostra Laura (Laura Strati, ndr), ho visto con piacere il nome di Serena fra i componenti della squadra azzurra per il salto in alto.

Ma partiamo dall’inizio: io e Serena ci siamo conosciute molte anni fa sui campi di atletica, quando ci sfidavamo “senza pietà” nelle prove multiple, che entrambe praticavamo. Abbiamo partecipato a diversi raduni insieme, inserite entrambe nel famoso Progetto Talento, fino al suo infortunio. I nostri incontri si sono fatti più sporadici, fino a che ho appreso che aveva deciso di entrare a far parte della squadra nazionale di Bob che in quel periodo stava reclutando fra le file dell’atletica in vista delle Olimpiadi Invernali di Sochi.

Dopo questa notizia, io di lei non ho più saputo granché. Gareggiava per il CUS Pisa in occasione dei CDS, ma ci siamo incrociate poche volte.

Qualche anno dopo ho saputo che si era trasferita al nord, in Belgio, e che era felicemente accompagnata e in dolce attesa.

L’ho ritrovata un anno e mezzo dopo, sposata, con un bimbo bellissimo e nella lista ufficiale dei convocati per Belgrado, con uno spettacolare 1,89 ottenuto in Belgio qualche settimana prima dei Campionati Italiani Indoor di Ancona.

Dopo questa breve intro, lascio la “parola” a Serena, buona lettura!
-Nome: Serena Capponcelli
Società di appartenenza: Vlierzele Sportief (società belga)
Età: 28
Residente in: Belgio, Lede
So che hai avuto da poco un bimbo, come si chiama? Alec
Occupazione (non sportiva)?  Mamma a tempo pieno (o quasi), abbiamo deciso di non affidare i figli a babysitter e asili troppo presto.
Da quanto?
Daaaaa… 1 anno e 7 mesi 😀
Assomiglia più al papà o alla mamma?
😊 Per fortuna assomiglia di più al papà…

-Per quanto riguarda l’atletica:
Che ruolo ha e ha avuto l’atletica nella tua vita?
Ho sempre inseguito il sogno di diventare atleta professionista, non necessariamente nell’atletica. Dopo il mio infortunio a 19 anni, ho provato anche altre strade, ma alla fine sembra che l’atletica, e in particolare il salto in alto, sia come una calamita per me. E grazie a tutto il percorso che ho avuto, con alti e bassi, sono arrivata ad avere la vita che ho ora, con un marito fantastico e un bimbo adorabile, quindi l’atletica ha avuto un ruolo proprio importante 😀

Che specialità fai? Solo alto al momento?
Solo alto

Come mai lo hai scelto fra le altre specialità?
Dopo la maternità volevo riprendere a fare sport, ma qualcosa che mi divertisse. La scelta era tra pallavolo e salto in alto.


Dove ti alleni?
Mi alleno in Belgio, nella pista della mia città Lede. In inverno vado ad allenarmi nell’indoor di Gent.

In genere, quanto tempo riesci a dedicare agli allenamenti?
In genere 3-4 volte a settimana, classico allenamento da un paio d’ore.

Ti alleni da sola oppure in gruppo?
In gruppo, mi alleno con il primatista belga dell’alto e altri ragazzini giovani.

Chi è il tuo allenatore? Stefaan Vanderstichelen
Hai degli obiettivi stabiliti per questa stagione?
L’anno scorso il mio allenatore era super sicuro che sarei arrivata vicino all’ 1,90 durante questa stagione indoor. Ero scettica, ma dopo l’1,85 alla prima gara di stagione ho cominciato a crederci anche io. Così mi son posta l’obiettivo di saltare 1,89 e sperare nella convocazione per i C.E. indoor. Fin qui ci siamo riusciti. 😛 Ora la gara sarà difficile, sarei soddisfatta con un personale e una finale.

Per l’outdoor, dò ancora retta al mio allenatore e punto a saltare 1,93-1,94.

-Raccontami qualcosa della gara di Ancona:
Come ti sei preparata alla gara?
E’ stata una gara improvvisata, non era in programma. A fine gennaio dopo aver saltato 1,89 alla seconda gara, ho sentito Giuliano Corradi, responsabile dell’alto fino allo scorso anno, e poi anche Elio Locatelli. Mi hanno detto che sarebbe stata una bella cosa partecipare ai campionati italiani. Stefaan non è potuto venire, aveva già un impegno a scuola (è professore), per di più venivo da una settimana di influenza, più un’altra di mal di schiena. Quindi quasi zero allenamenti. Ho provato a seguire i consigli di altri allenatori, ma non erano adatti al mio modo di saltare. Per farla breve è’ stata una gara da dimenticare xD

Qual è stato il momento più emozionante della gara?
Rivedere le vecchie avversarie. Nonostante la rivalità si instaura sempre qualche amicizia.

E c’è stato un momento particolare che ti è rimasto impresso?
Salire nuovamente sui gradini del podio di Ancona, era da parecchio tempo.

-E qualcosa per il futuro:
Pensi di proseguire con il salto in alto anche per i prossimi anni?
Certamente proseguirò

Cambierai o vorresti cambiare qualcosa nel tuo approccio agli allenamenti, alle gare o all’atletica in generale?
Ho già apportato parecchi cambiamenti, per esempio prima andavo sempre in pista con mio figlio, adesso vado da sola mentre lui è all’asilo e questo mi permette di concentrarmi maggiormente. Prima cominciavo le gare molto prudentemente a 1,65, ora più coraggiosamente a 1,75 e forse dovrò aumentare ancora per risparmiare energie per i salti alti.

Vorresti che tuo figlio praticasse a sua volta questo sport?
Forse un giorno, ma come primo sport vorrei che praticasse ginnastica artistica, se lui sarà d’accordo. E’ uno sport completo, dà coordinazione, flessibilità, padronanza del corpo. Così potrà essere un campione in qualsiasi sport deciderà di praticare successivamente… (o almeno lo spero 😛 )

Non mi resta che augurare una gara piena di soddisfazioni a Serena, con tutto l’affetto che negli anni di rivalità è nato.
Per quanto mi riguarda, intanto, la lista dei convocati mi ha regalato un enorme sorriso.

Un grandissimo in bocca al lupo, quindi, speriamo di festeggiare con te il tuo traguardo!